Inizia il conto alla rovescia per l’avvio di “Montagna Viva – Raccontare la montagna oggi”, il cineforum organizzato dal CAI – Sezione di Bassano del Grappa in collaborazione con Sala Martinovich. Giovedì 8, 15 e 22 maggio, con inizio alle ore 20.45, assisteremo alla proiezione di uno dei titoli scelti e, a seguire, al dibattito con un ospite.
Giovedì 8 maggio sarà la volta di “LUPO UNO”, un incredibile film documentario sul monitoraggio e la gestione del lupo sul Monte Grappa. Per oltre un anno, due documentaristi hanno seguito i lavori di ricercatori dell’Università di Sassari incaricati dalla Regione Veneto di monitorare e favorire la gestione “proattiva” di una famiglia di lupi attraverso l’impiego di tecniche sperimentali mai utilizzate nel contesto alpino. Ospite in sala uno dei due registi, Ivan Mazzon.
Giovedì 15 maggio vedremo scorrere sul grande schermo le magnifiche immagini di “Bergfahrt”, una narrazione allo stesso tempo lucida e poetica sulle Alpi. Dopo anni di turismo di massa, si sta lentamente facendo strada un ripensamento: ricercatori, artisti o filosofi cercano di avvicinarsi all’essenza della montagna in modi nuovi, nel tentativo di ridefinire i nostri valori e partecipare attivamente al cambiamento. Ospite in sala Pietro Lacasella, direttore di L’Altramontagna.
Giovedì 22 maggio chiuderemo in bellezza con due cortometraggi, dedicati all’arrampicata, all’alpinismo e allo sci-alpinismo. Una linea perfetta, con appigli minuscoli su un muro a 40 gradi: questo è “EXCALIBUR”. In uno sforzo congiunto con i migliori scalatori del mondo, Stefano Ghisolfi accetta la sfida di scalare questa incredibile via a due passi da casa, in Trentino. Dopo due anni di dedizione al progetto, Stefano riesce a conquistare la prima salita di quella che è ad oggi la via più difficile d’Italia e una delle più dure al mondo: Excalibur 9b+.
“ÞETTA REDDAST” racconta la spedizione che l’alpinista italiana Tamara Lunger ha affrontato con suo padre attraverso gli affascinanti paesaggi dell’Islanda. Tra contrattempi e rivelazioni personali, Tamara impara ad apprezzare la dimensione del viaggio, facendo eco al detto islandese “Þetta reddast” – accogliere ciò che non si può controllare. Un’esplorazione profonda della scoperta di sé, dei legami familiari e della ricerca della crescita personale di fronte alle imprevedibili avventure della vita.
I titoli sono stati selezionati dal catalogo del Trento Film Festival, garanzia di qualità nel panorama attuale del cinema di montagna.